La pace sia con te!!!

Questo rito dello scambio della pace avviene in un momento molto importante: dopo il Padre Nostro, in cui ci ricordiamo di avere un solo Padre e perciò di essere tutti fratelli, e prima della Comunione.

Il termine “comunione” richiama proprio il fatto che tra i fratelli deve esserci la pace, e che essi devono essere in “comunione”.

Anche Gesù lo ricorda nel vangelo: “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono” (Mt 5,23-24).

Il rito della pace

1. Il sacerdote domanda al Signore Gesù Cristo il dono della pace, in questo modo ci ricorda che l’uomo non può realizzare la pace con le sue sole forze.
2. Il sacerdote augura a tutti i fedeli di avere sempre la pace del Signore, e l’assemblea ricambia l’augurio dicendo: “e con il tuo spirito”. Dopo il celebrante invita a scambiarsi un segno di pace.
3. I fedeli si scambiano una stretta di mano (o un abbraccio, nei contesti più familiari). Due ministranti, dopo aver ricevuto il segno della pace dal celebrante potrebbero scendere verso l’assemblea e offrire la pace al primo di ogni fila di banchi, per esprimere che la pace scende dall’altare, è cioè dono del Signore.

Il gesto di pace è segno della nostra volontà di pace, non solo con quelli che ci stanno attorno o che sono in chiesa, ma anche con quelli che sono dall’altra parte del mondo... quindi non c’è bisogno di andare dall’altra parte della chiesa per scambiarsi la pace.
Compiendo questo gesto faccio una promessa; mi impegno ad amare ed aiutare tutti quelli che incontro a casa, a scuola, in parrocchia...

Enrico

A cura del gruppo animatori ministranti della Diocesi di Bologna <samuel-bo@libero.it>
presso Seminario Arcivescovile
piazzale Bacchelli 4
40136 - Bologna